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Lettura del Volto

 

[...] tanto era sfigurato per essere d'uomo il suo aspetto
e diversa la sua forma da quella dei figli dell'uomo [...]
(Is 52,14)

Disprezzato e reietto dagli uomini,
uomo dei dolori che ben conosce il patire,
come uno davanti al quale ci si copre la faccia,
era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima.
(Is 53,3)

Questa pagina vuole essere un aiuto alla lettura del Volto del Signore. Quest'uomo, vero uomo e vero Dio, è l'Adonai di Israele, l'atteso da tutte le generazioni di tutti i secoli. Così era il suo Volto al momento della sepoltura: un volto così sfigurato che non si riusciva a guardarlo e ci si copriva la faccia dal ribrezzo. E' come se il suo sangue, al pari di ciò che avviene con la luce nella camera oscura, avesse fotograficamente impressionato nella tomba quella carta vergine che a noi è giunta come Sindone. E ancora oggi il suo sangue è luce e speranza delle genti! Per l'uomo informatico del 2000 c'è un messaggio esclusivo, quello che cogliamo tramite la tecnica scientifico-digitale, una tecnica che troppo spesso coglie pretesti ideologici per rigettare, espellere e farsi beffa di Dio. Ma Dio non ci ricambia con pari moneta, e proprio per mezzo della tecnica da Lui stesso donataci, all'uomo disperso e piombato nel nulla lascia ancora cogliere segno dopo segno per farsi ritrovare.


L'immagine seguente è frutto dell'elaborazione informatica. La corrispondenza matematica delle tonalità di colore sulla Sindone, ha permesso di programmare i sistemi in modo che mettessero in rilievo e con esattezza le impronte di sangue presenti sul Telo. Il Volto si è poi reso visibile aggiungendo digitalmente un'illuminazione proveniente dal lato destro:

Immagine del Volto già ad occhio nudo si scorgono i rivoli di sangue, escoriazioni e ferite,

(Cliccare sulle foto per ingrandirle)

Il Volto: sangue dalla fronte l'intensa e coagulata colatura di sangue dalla fronte,

Il Volto: i due fiotti di sangue dal naso si vedono chiaramente i due fiotti di sangue che escono dal naso,

Il Volto: il sangue sui capelli l'evidente e abbondante colatura di sangue sui capelli.

Una nota dagli appunti del prof. Tamburelli:
"Si osservi la netta incisione della cartilagine del naso, il buco sulla guancia sinistra che sembra causato dallo stesso colpo che ha inciso il naso e la guancia destra."

Il Vangelo di Matteo 26,67 ci riporta: "Allora gli sputarono in faccia e lo schiaffeggiarono; altri lo bastonavano". E' verosimile che una bastonata in pieno volto possa aver letteralmente squarciato una guancia e offeso il naso, asportandone parte di carne e cartilagine:

Il Volto: lacerazione al naso e alla guancia la profonda lacerazione al naso e il taglio sulla guancia destra,

Il Volto: escoriazione allo zigomo sinistro la netta escoriazione allo zigomo sinistro.

E' stato possibile rimarcare le colature e i grumi di sangue:

Il Volto: il rivolo dalla fronte In evidenza il grande rivolo di sangue che dalla fronte scende fino alla barba:

E' come olio profumato sul capo
che scende sulla barba,
sulla barba di Aronne

(dal Salmo 133)

L'olio è un prodotto profumato, avente proprietà terapeutiche, capace di penetrare in profondità, segno di bellezza, gioia, prosperità, ma anche di consacrazione sacerdotale, come dimostra il richiamo ad Aronne, fondatore del sacerdozio ebraico. Il Cristo è l'inviato ultimo del Padre, la parola ultima del Padre, LA Parola del Padre, colui in cui si compie in pienezza il sacerdozio di Israele per la salvezza dell'umanità intera: è Lui il sacerdote sommo ed eterno, da sempre e per sempre. Dal capo alla barba il suo sangue scende, scende come ricchezza, come unguento profumato, balsamo salvifico per l'umanità: per le sue piaghe siamo stati guariti. (1Pt 2,25)

Il Volto: il grumo sulla fronte Il sangue che scende forma un grumo sulla palpebra sinistra,

Il Volto: il grumo sul labbro superiore prosegue lungo il naso e forma un altro grumo sul labbro superiore,

Il Volto: il labbro e la barba poi sul labbro inferiore si divide in piccoli rivoli e impregna la barba,

Il Volto: i grumi della fronte si notino le rughe del grumo sulla palpebra sinistra dovute all'ammiccamento.

Sappiamo che i crocifissi dovevano far leva sulle gambe per respirare. La mancanza del punto di appoggio provocava la morte per soffocamento e collasso ortostatico a causa della iperestensione della cassa toracica. In questa condizione, ove non è possibile espirare completamente, si interrompe in pratica il ricambio di aria ossigenata. La Sindone ci testimonia come sul Volto del Cristo il sangue abbia deviato in avanti e verso destra, in relazione all'inclinazione del capo e delle due posizioni, quella cioè di sollevamento per spinta sulle gambe e di allentamento.

Il Volto: il rivolo che devia Un rivolo di sangue si separa e inizia a colare anche sul lato destro del naso,

Il Volto: il rivolo coagula si vedono due coaguli: uno sul margine destro del naso ed uno sul labbro,

Il Volto: il grumo sul lato destro del labbro in netto rilievo il grumo ingrossato sul lato destro del labbro,

Il Volto: sangue dalle narici sulle labbra si notino il grumo al centro delle labbra e i rivoli di sangue uscenti dalle narici,

Il Volto: il labbro inferiore il sangue coagulato sul labbro inferiore lo fa apparire come appuntito.

Dal Terzo Canto del Servo del Signore
Ho presentato il dorso ai flagellatori,
la guancia a coloro che mi strappavano la barba;
non ho sottratto la faccia
agli insulti e agli sputi.
Il Signore Dio mi assiste,
per questo non resto confuso,
per questo rendo la mia faccia dura come pietra,
sapendo di non restare deluso.
(Is 50,6-7)
Canto
Immagine del Volto

Immagine del Volto
Canto

Dalla Lettera di S. Paolo Apostolo ai Filippesi - Inno alla Kenosis

Rendete piena la mia gioia con l'unione dei vostri spiriti, con la stessa carità, con i medesimi sentimenti. Non fate nulla per spirito di rivalità o per vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso, senza cercare il proprio interesse, ma anche quello degli altri. Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù, il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce. Per questo Dio l'ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome; perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra; e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre. (Fil 2,2-11)

Queste immagini rendono una lontana, ma incisiva idea di come barba, capelli e il Volto intero potessero essere completamente intrisi di sangue. Ed è proprio alla cascata di sangue scesa dal Volto che dobbiamo il fatto questo è così intensamente, e potremmo dire fotograficamente, impresso sul Telo. Non è esagerato, anzi è veritiero affermare che il Santo Volto del Cristo era una maschera di sangue, sfigurato, irriconoscibile, tanto coprirsi gli occhi:

Il Volto: il sangue colorato il sangue, colorato, copre tutta la parte anteriore del Volto.

Val la pena di rileggere le parole profetiche di Isaia:

[...] tanto era sfigurato per essere d'uomo il suo aspetto
e diversa la sua forma da quella dei figli dell'uomo [...]
(Is 52,14)

Disprezzato e reietto dagli uomini,
uomo dei dolori che ben conosce il patire,
come uno davanti al quale ci si copre la faccia,
era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima.
(Is 53,3)

Il Volto reale

Così appariva realmente il Volto del Signore Gesù

Sono i nostri peccati che riducono Dio così; i nostri peccati fanno del Cristo un Re piagato, disprezzato, il più basso degli uomini; siamo noi che nel peccato causiamo questo dolore, uccidiamo la Vita, uccidiamo la Verità, percuotiamo Dio che è la Vita, che è l'Essere in cui tutto esiste; ma dove ha agito la morte del peccato, Colui che è Vita vi rimette Vita con la propria persona, offrendo se stesso di persona. Pur essendo corretto, non sarebbe perciò abbastanza dire che "uccidere è peccato"; più giusto invece è dire che è il peccato ad essere omicida. Ma colui che è Via, Verità e Vita non può essere ucciso! Vita e morte si sono scontrate in un duello cosmico, e la morte, ogni morte, è stata vinta! Il dolore che provochiamo è vinto da un amore pił grande! Il Cristo è risorto! Il peccato non ha avuto l'ultima parola: la resurrezione di Cristo è resurrezione per noi già in questa vita, ed è segno del destino bello che ci attende, segno dell'abisso di amore con cui il Padre continuamente parla all'umanità per mezzo di Cristo e attraverso la Chiesa che Cristo abita in pienezza, dicendo: Figli miei ascoltate mio Figlio, tornate a me, io vi amo!